Ufficio per la Liturgia
Newsletter Ufficio per la Liturgia - nr. 01 del 26 gennaio 2024
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Vivere la Quaresima

UN TEMPO DI RINNOVAMENTO

«È ora il momento favorevole»

Cari amici, si apre davanti a noi il cammino del Tempo di Quaresima.
Alcuni avranno scelto, in un particolare momento della vita, di partecipare a un corso di Esercizi Spirituali: hanno vissuto cioè un tempo di maggiore distensione dalle attività quotidiane per ritirarsi nel silenzio, nella preghiera e nell’ascolto della Parola di Dio.
La Chiesa prevede per tutti, invece, un vero e proprio itinerario di esercizio della vita interiore, aiutato anche dal sacrificio esteriore. Questo tempo è la Quaresima!
I tre elementi essenziali che lo caratterizzano sono determinanti: digiuno, preghiera, carità.
Il digiuno fisico aiuta lo spirito ad aprirsi a spazi intensi di preghiera e a rendersi sempre più coscienti che bisogna essere solidali con i fratelli attorno a noi. Sono aspetti che è possibile vivere non solo personalmente, ma anche comunitariamente, facendo opportune scelte in famiglia, aderendo alle iniziative della comunità parrocchiale o di qualche gruppo di ispirazione cristiana.
Aiutarsi in tutto questo permette di non scoraggiarsi e di «fortificare l’uomo interiore» (Cfr. Efesini 3,16) per celebrare con Cristo la gloria della Pasqua.
Vivere la Quaresima come momento favorevole significa allora anzitutto contemplare la vita di Cristo, armarsi della sua Parola per contrastare le suggestioni del male, nutrirsi dei Sacramenti della fede per non incombere in una sorta di anoressia spirituale.

IL LEZIONARIO BIBLICO NEL TEMPO QUARESIMALE: UN DUPLICE ITINERARIO, BATTESIMALE E QUARESIMALE
All’inizio di questo tempo quaresimale ricordiamo i criteri fondamentali con cui il lezionario liturgico organizza le letture bibliche, tanto nei giorni feriali quanto nelle domeniche. È un aiuto perché la Parola di Dio sia davvero lampada per i nostri passi, rischiari e guidi il nostro cammino verso la Pasqua, e al tempo stesso lo sostenga, come cibo che ci nutre più del pane e ci consente di fare della volontà del Padre il nostro nutrimento essenziale.
La Sacrosanctum Concilium, al n. 109, dichiara che l’itinerario quaresimale ha un duplice carattere: battesimale e penitenziale. I due aspetti, battesimale e penitenziale, sono strettamente congiunti: il catecumeno si prepara a ricevere il battesimo attraverso un itinerario catecumenale mentre il battezzato intende rinnovare la grazia battesimale, offuscata dal peccato, grazie all’itinerario penitenziale. Nell’intenzione della riforma liturgica, in coerenza con la tradizione ecclesiale, la quaresima costituisce un autentico catecumenato della Chiesa, segnato dalla conversione e quindi dalla riscoperta del battesimo (sia nella memoria, per chi lo ha già ricevuto, sia nella preparazione, per chi dovrà riceverlo) come fonte dell’autentica vocazione cristiana.
Il lezionario nel tempo di Quaresima si propone come una mistagogia globale nell’arco dei tre anni. Il criterio di scelta delle letture, soprattutto per il ciclo domenicale, è quello della «concordanza tematica», realizzato però in modo singolare: una linea diacronica, che si sviluppa domenica dopo domenica per i vangeli e le prime letture, e una linea sincronica per le seconde letture. Diacronica, nel senso che il tema viene sviluppato su una linea orizzontale, dalla prima domenica di quaresima fino alla Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Sincronica, nel senso che la seconda lettura cerca una concordanza tematica, senza però riuscirci sempre in modo coerente e chiaro, con le altre due letture di ciascuna domenica.

I VANGELI DOMENICALI
Per quanto riguarda i Vangeli, è possibile individuare con chiarezza tre itinerari che si sviluppano domenica dopo domenica nei tre cicli. Le prime due domeniche hanno tematiche comuni, poiché sono incentrate la prima sulle tentazioni di Gesù nel deserto, la seconda sul mistero della trasfigurazione sul Tabor; le altre tre domeniche propongono una linea battesimale (nell’ anno A), una linea cristologico-pasquale, con l’accento sulla glorificazione di Cristo attraverso la croce e la risurrezione (nell’anno B); infine una linea più penitenziale, con insistenza sul tema della conversione (nell’anno C). Lo sviluppo tematico è pensato per l’insieme dei tre cicli, che nella loro totalità disegnano un completo itinerario battesimale: l’anno A ci fa approfondire l’efficacia propria del sacramento del battesimo e di una vita battesimale, il cui significato più proprio è cristologico-pasquale con l’inserzione della nostra vita nella morte-risurrezione di Gesù (anno B), che siamo chiamati ad accogliere e a far fruttificare in noi attraverso un cammino penitenziale di conversione (anno C). L’ordine stesso dei tre cicli è importante: a precedere è il dono di Dio nello Spirito, acqua viva che ci disseta consentendoci di conoscere la grazia di Dio, che ci innesta in Cristo e nella sua pasqua, facendoci camminare in una vita nuova, che concretamente si attua come cammino di conversione. La conversione non sta all’inizio, come uno sforzo o un impegno che permette di conquistare il premio o di guadagnare il salario, ma sta alla fine, come frutto che matura grazie alla gratuità del dono che il Padre ci concede nella sua misericordia e nella sua pazienza.

Le domeniche di Quaresima dell’anno A, soprattutto attraverso i Vangeli (senza tuttavia dimenticare le altre letture bibliche), presentano le esperienze fondamentali che compongono le grandi fasi della Veglia pasquale. Se le domeniche verranno valorizzate in questa prospettiva (nelle omelie e nelle catechesi, ma non solo), la Quaresima sarà in grado di raggiungere il suo primario obiettivo: “riscoprire la grande Veglia pasquale, che segna ogni anno la tappa più espressiva della vita battesimale ed eucaristica e della crescita nella fede del popolo di Dio” (CEI, Eucaristia, comunione e comunità, 91). “Nel cuore di tutti – pastori e fedeli – la Notte pasquale deve ritrovare la sua importanza unica nell’Anno liturgico, al punto tale da essere davvero la festa delle feste” (Giovanni Paolo II, Vicesimus quintus annus, 6).
“La terza, la quarta e la quinta Domenica di Quaresima formano, in effetti, uno stimolante itinerario battesimale che risale ai primi secoli del cristianesimo, quando di norma i Battesimi venivano amministrati nel corso della Veglia pasquale. I catecumeni, dopo circa tre anni di ben strutturata catechesi, nelle ultime settimane della Quaresima percorrevano le tappe finali del loro cammino, ricevendo simbolicamente il Credo, il Padre nostro e il Vangelo. Ecco perché ancor oggi la liturgia di queste domeniche è caratterizzata da tre testi del Vangelo di Giovanni, riproposti secondo uno schema antichissimo: Gesù promette alla Samaritana l’acqua viva, dona la vista al Cieco nato, risuscita dalla tomba l’amico Lazzaro. È chiara la prospettiva battesimale: mediante l’acqua, simbolo dello Spirito Santo, il credente riceve la luce e rinasce nella fede a vita nuova ed eterna” (Giovanni Paolo II, 03/03/2002).

Sul nostro sito troverete abbondanti materiali per preparare e vivere le celebrazioni nelle comunità della nostra diocesi. Anche questo tempo liturgico chiede una attenta riflessione sul nostro modo di celebrare.
Buon cammino.
don Simone Piani
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Riscopriamo la Quaresima!

Materiali generali Anno B

UN VERO TEMPO SACRAMENTALE

La Quaresima dello scorso anno è stata fortemente e dolorosamente segnata dalla pandemia, con la forzata interruzione delle celebrazioni.
La Quaresima che ci si apre davanti può essere davvero la riscoperta di un vero e proprio tempo sacramentale. Qui di seguito le annotazioni generali, con alcune sottolineature per il tempo che stiamo vivendo.
Come al solito gli appunti seguenti devono essere adattati ad ogni singola situazione.
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La Costituzione liturgica del Vaticano II stabilisce che “sia posto in maggiore evidenza il duplice carattere della Quaresima” (Sacrosanctum Concilium, 109): cioè il carattere battesimale e il carattere penitenziale.

A QUESTO LINK potete trovare alcune annotazioni celebrative generali per la Quaresima e i materiali per le celebrazioni.
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Rinnovo ministri straordinari della Comunione: ultimo avviso!

NUOVO TRIENNIO

MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE EUCARISTICA

Il 30 Settembre 2023 si è concluso per tutti i ministri straordinari della Santa Comunione operanti in Diocesi il mandato conferito dall’ Ordinario diocesano (indipendentemente da qualsiasi data di inizio del ministero). Tale mandato era già stato prorogato di un anno, tenendo conto del tempo della pandemia.

Gran parte delle comunità hanno provveduto per tempo e di questo ringraziamo vivamente. Ad oggi, però mancano ancora dei rinnovi: è necessario provvedere con urgenza per poter poi predisporre decreti e tessere personali da consegnare al primo incontro formativo. Per preparare e calendarizzare il tutto, tenendo anche conto di altre urgenze che coinvolgono l’Ufficio per la Liturgia (la Pasqua si avvicina, è iniziata la visita pastorale…) si prega di inviare quanto prima.

A QUESTO LINK potete trovare tutte le informazioni dettagliate.
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Vogliamo offrire alle comunità alcuni spunti celebrativi in preparazione e in occasione del Giubileo del 2025. Per questo, abbiamo pensato a una sezione apposita del sito dell’Ufficio per la Liturgia. La sezione è facilmente accessibile dal menu, oppure – in home page – dal pulsante posto in alto a sinistra. Tornate presto a visitarci!
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Giornata per la Vita consacrata

Presentazione del Signore 2024


Festa delle luci (cfr Lc 2, 30-32), ebbe origine in Oriente con il nome di «Ipapante», cioè «Incontro». Nel sec. VI si estese all’Occidente con sviluppi originali: a Roma con carattere più penitenziale e in Gallia con la solenne benedizione e processione delle candele popolarmente nota come la «candelora». La presentazione del Signore chiude le celebrazioni natalizie e con l’offerta della Vergine Madre e la profezia di Simeone (Lc 2, 33-35) apre il cammino verso la Pasqua.
(Messale Romano)



In questo giorno i fedeli corrono incontro al Signore, portando lumi e acclamando a lui, insieme a Simeone che riconobbe Cristo «Luce per illuminare le genti».
I fedeli siano dunque educati a camminare in tutta la loro vita come figli della luce, perché devono offrire a tutti la luce di Cristo, diventando essi stessi lumi ardenti nelle loro opere.
(Caeremoniale Episcoporum)

La Giornata della Vita consacrata sarà celebrata nella festa in cui si fa memoria della presentazione che Maria e Giuseppe fecero di Gesù al tempio “per offrirlo al Signore” (Lc 2, 22).
La Presentazione di Gesù al Tempio costituisce così un’eloquente icona della totale donazione della propria vita per quanti sono stati chiamati a riprodurre nella Chiesa e nel mondo, mediante i consigli evangelici, “i tratti caratteristici di Gesù vergine, povero ed obbediente” (Esort. ap. Vita consecrata n.1).
Alla presentazione di Cristo si associa Maria.
La Vergine Madre, che porta al Tempio il Figlio perché sia offerto al Padre, esprime bene la figura della Chiesa che continua ad offrire i suoi figli e le sue figlie al Padre celeste, associandoli all’unica oblazione di Cristo, causa e modello di ogni consacrazione nella Chiesa.
(S. Giovanni Paolo II, Messaggio per la I giornata della vita consacrata)



Venerdì 2 Febbraio alle ore 17.00, nella Basilica Cattedrale e
Sabato 3 Febbraio, alle ore 11.00, nella Collegiata di Sondrio
I Delegati del Vescovo Oscar (impegnato a Roma, con tutti i Vescovi Lombardi, per la visita ad limina apostolorum ) presiederanno la Santa Messa solenne per la giornata della Vita consacrata.
Sono invitati a partecipare alla celebrazione, in modo particolare, tutte le espressioni della vita consacrata: i religiosi e le religiose, i membri degli Istituti secolari, delle società di vita apostolica e dell’ordo virginum, dell’ordo viduarum, insieme a tutto il popolo di Dio.

Ritrovo:
a Sondrio alle ore 10.45 in Collegiata. I sacerdoti che intendono concelebrare portino camice e stola bianca.
a Como alle ore 16.45, direttamente in Cattedrale, a motivo dei lavori di restauro della chiesa di San Giacomo. Ci si raduni presso l’altare dell’Assunta. I sacerdoti che intendono concelebrare portino il proprio camice. Troveranno la casula in Sacrestia.

don Simone Piani,
maestro delle celebrazioni liturgiche.



A QUESTO LINK POTETE TROVARE I MATERIALI PER CELEBRARE.
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Per i lettori e i membri dei gruppi liturgici

La Preghiera dei fedeli: incontro formativo on line

UNA PERLA PREZIOSA

Fin dal 1966 la riforma conciliare ha ripristinato l’antica preghiera dei fedeli per superare quell’individualismo che da tempo condizionava la partecipazione dei credenti alla Messa. Con questa preghiera comune si vuole esprimere l’universalità del sacrificio di Cristo e della preghiera cristiana. Si tratta, infatti, di pregare «per le necessità della Chiesa, per il mondo, per quelli che si trovano in difficoltà e per la comunità locale». E questo non in modo vago e asettico, ma in riferimento alle concrete situazioni del mondo e della comunità locale. Gli stessi sussidi lasciano lo spazio per le intenzioni particolari dove il gruppo liturgico, se non formula tutta la preghiera dei fedeli, può opportunamente aggiungere quelle intenzioni che rendono vero e attuale questo rito.
Si propone una serata di approfondimento e di laboratorio per scoprire la ricchezza della Preghiera dei fedeli, per dare suggerimenti su come preparala, per educarci a vivere con frutto questo momento della celebrazione.

Per i ministri ordinati, i lettori, i membri dei gruppi liturgici o per chi, molto semplicemente, vuole comprendere meglio la celebrazione.
  • Il giorno dell’ incontro viene inviato il link per il collegamento (controllare sempre anche le caselle “posta indesiderata” o promozioni… può capitare che il link finisca lì…)
Pdf Volantino: Volantino Preghiera dei fedeli
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Per formare i chitarristi

La chitarra nella Liturgia: incontro on line

CHITARRA E LITURGIA

Il tema è dibattuto da quando, dopo il Concilio Vaticano II, sono entrati nella celebrazione altri canti oltre il gregoriano e altri strumenti oltre l’organo.
La costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium dedica gli ultimi due capitoli a due linguaggi rituali particolari, l’arte e la musica.
Una serata per riflettere insieme sul significato del celebrare cristiano, sulle ricchezze della Liturgia, sull’uso dei diversi strumenti musicali a servizio del rito.

Per chitarristi, strumentisti di chiesa, direttori e responsabili di coro, appassionati…

  • Iscrizioni: via mail liturgia@diocesidicomo.it
  • Il giorno dell’ incontro viene inviato il link per il collegamento (controllare sempre anche le caselle “posta indesiderata” o promozioni… può capitare che il link finisca lì…)
Volantino: Volantino incontro chitarristi
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Testi per celebrare

IV Domenica del Tempo Ordinario B 2024


Un grande profeta è sorto tra noi: Dio ha visitato il suo popolo!


  • Cristo è presente nella Chiesa convocata a celebrare il Signore risorto, nella parola, annuncio delle meravigliose opere di Dio per i suoi figli, e soprattutto nell’Eucaristia, sacramento del suo sacrificio sulla croce.
  • Gesù sorge in mezzo a noi a insegnare e ad operare in nome di Dio (1ª Lettura e Vangelo). Egli è il Figlio di Dio. Ora il comando più autorevole di Cristo è: «Prendete e mangiate: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi». Sono parole che realizzano quanto annunciano. Sono la forza per la vita cristiana. Nostro impegno è ascoltarlo.
  • Impegnarsi per Cristo è seguirlo accogliendo la sua Parola che è “Parola d’Amore”. Egli è venuto per parlarci; ogni nostra convocazione è per ascoltarlo, per non indurire il nostro cuore alle vie del Signore, ma fare nostra la sua Parola (Salmo resp.) e rispondere con l’impegno della vita.
  • Il metterci alla presenza del Signore, insieme con coloro che vivono la celebrazione, ci conduce ad assumere atteggiamenti di disponibilità verso di loro. Questa solidarietà, questa condivisione immergono nell’unione con il Signore. L’ascolto della Parola di Dio, l’incontro con il mistero divino, l’apertura ai fratelli e alle sorelle e i gesti di carità orientano all’unione con il Signore.
A QUESTO LINK POTETE TROVARE I MATERIALI PER CELEBRARE.
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