Ufficio per la Pastorale della Famiglia
Newsletter Ufficio per la Pastorale della Famiglia - nr. 05 del 05 maggio 2023

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L’immagine di apertura propone alla nostra attenzione Gesù risorto descritto come l’Agnello immolato, che con il suo sangue ci ha redenti e ci ha costituiti «un regno di sacerdoti» (Ap 5,8-10). Beati noi, invitati al suo banchetto nuziale! (Ap 19,9). Le parole che risuonano in ogni Messa diventano ancor più vere quando ad essere invitata a partecipare al Corpo e al Sangue di Cristo è la coppia appena sposata; pensiamo allora a quanti nelle prossime settimane concluderanno il percorso di preparazione alla vita matrimoniale: la relazione profonda con «l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo» (Gv 1,29) renda il loro amore una dimora accogliente, dove senza lamentarsi né affannarsi le lacrime vengono asciugate e ci si rinnova ogni giorno (cfr. Ap 21,1-5). Per tutti noi le ultime frasi dell’Apocalisse sono un incoraggiamento a perseverare nella storia d’amore che Dio non si stanca di tessere con l’umanità.

La rivelazione piena dell’amore di Dio suscita in chi la accoglie e la comprende la prontezza al servizio, in modi sempre nuovi e creativi. Ne è un esempio il “ministero della compassione” rivolto in particolare alle famiglie ferite in molte e diverse situazioni: su di esso si sono confrontate numerose persone nel laboratorio guidato da Sara e Daniele Lissi durante la recente “Settimana di studi sulla spiritualità coniugale e familiare”.

Su queste nuove ministerialità e su tutto il Libro sinodale la Commissione diocesana di pastorale familiare ha lavorato in una intensa “due giorni”, da sabato 29 aprile a lunedì 1° maggio, coronata dal dialogo col Vescovo: un momento bello, vissuto in sintonia con la “Giornata per le vocazioni". (vedi materiale del Convegno "Un meraviglioso poliedro" riportati in fondo).

Lo Spirito e la sposa


«Io, Gesù […] sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino». Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta ripeta: «Vieni!». Chi ha sete venga; chi vuole, prenda gratuitamente l'acqua della vita […] Colui che attesta queste cose dice: «Sì, vengo presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti. (Apocalisse 22,16-17.20)

Nel dialogo che chiude il libro Gesù interviene in prima persona: «Sì, verrò presto!». Non si tratta solo della venuta escatologica, che concluderà definitivamente la storia della salvezza, ma della sua venuta nella storia dell’umanità: si indica un “esserci” di Cristo che lo rende già presente nella vita del mondo: dentro la vita quotidiana dei fedeli, immersi nelle vicende della storia. I cristiani devono saper distinguere i ‘pieni’ e i ‘vuoti’ del Signore, che coesisteranno fino alla parusia, cercando di rendere la storia sempre più abitata da Lui. Alla promessa di Gesù risponde il grido della comunità-sposa, ‘posseduta’ dallo Spirito: l’amata comunica tutto il desiderio di vedersi uniti per sempre, in modo perfetto. La Bibbia si chiude positivamente, con una storia d’amore realizzato: da Adamo che esclama «Questa volta è osso dalle mie ossa e carne dalla mia carne» (Gen 2,23) alla comunità apocalittica che invoca lo Sposo, nella vicenda raccontata dalla Sacra Scrittura si svolge una grande storia d’amore, con il suo carico di gioia, di vita e di stupore; ma anche di infedeltà, di attese mancate, di incertezza… (da: L. Savoldelli, L’Agnello e la sposa. Le nozze nel libro dell’Apocalisse, Effatà, Cantalupa 2011)
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ACCANTO ALLE FAMIGLIE FERITE:

IL MINISTERO DELLA COMPASSIONE

a cura di Sara e Daniele Lissi, responsabili regionali Lombardia

Il vangelo del buon Samaritano è stato il paradigma e la mappa dell'agire del laboratorio titolato “Accanto alle famiglie ferite: il ministero della compassione” che abbiamo guidato lunedì 24 aprile all’interno della XXIV Settimana Nazionale di Studi sulla spiritualità familiare e coniugale; un ministero che ha il suo fondamento nelle “parti dimenticate” di Amoris Laetitia, in particolare i numeri 234 e 238 che invitano, nelle crisi coniugali, a “creare spazi per comunicare da cuore a cuore”.
Il metodo parte dall’ascolto del bisogno che le famiglie ferite portano. E qui una domanda sorge spontanea: come comunità cristiane che cosa offriamo alle persone in difficoltà che incontriamo? Solo un conforto spirituale? Oppure l’indirizzo di un consultorio, in modo da “toglierci il problema”? Amoris laetitia ci indica la strada di una risposta pastorale, senza che essa abbia la pretesa di essere esaustiva o sostitutiva delle necessarie cure che professionisti, presenti anche nei consultori, possono dare.
Che cosa può fare quindi un discepolo del Vangelo, ministro della compassione? Imparare dal Samaritano, che nelle strade della vita si accorge, fa spazio, vede il bisogno e si fa vicino, accogliendo e ascoltando, allenandosi alla compassione e all’empatia per poter fasciare le ferite e farsi carico del fratello. L’azione della cura passa attraverso la pratica della consolazione, per infondere la speranza salvifica del Risorto, certi che la radice antropologica della paura dell’abbandono, che è insita in tante ferite, può essere curata con il balsamo della Parola.
La consolazione ha il profumo dello Spirito: la profondità della luce che penetra gli abissi delle nostre oscurità e la forza di un sostegno che può durare nel tempo. L’azione consolatoria deve essere senz’altro praticata con discrezione ma anche con insistenza se necessario. Potrà essere che si debba dare disponibilità al fratello in ogni momento, ad immagine di quella certezza di qualcuno che ci incoraggia e ci sfida ad affidare la nostra vita ferita nelle mani del Padre.
Sono state proposte alcune testimonianze ed esperienze di chi ha provato ad aprire spazi concreti per un primo ascolto pastorale. La diocesi di Cremona all’interno del santuario di Caravaggio ha aperto la Casa di Maria, in cui accanto alla profetica fraternità tra vocazioni, sposi, religiose e sacerdoti danno spazio all’ascolto delle vite dei pellegrini. Anche in diocesi di Bergamo è attivo da alcuni anni un servizio di primo ascolto nel santuario di Stezzano, dove accanto a coppie cosiddette regolari operano coloro che, dopo essere passati attraverso la tribolazione della separazione e del divorzio, offrono ad altri fratelli il loro conforto ricco della misericordia ricevuta. Nella nostra Chiesa di Como un’esperienza di ascolto a distanza vissuta nella pandemia (#UnCuoreCheAscolta) ha ispirato la proposta di un ministero della compassione contenuta nel Liber sinodalis firmato nel novembre scorso dal vescovo Oscar Cantoni a conclusione del cammino sinodale diocesano.

da "Testimoni di Misericordia - Libro Sinodale"

«Il ministero della compassione… si rivolge come vicinanza particolare verso le famiglie ferite in molte e diverse situazioni. Pensiamo a tante famiglie segnate da un tempo, più o meno lungo e talvolta duraturo, di separazione e divisione. Pensiamo alle famiglie che vivono difficoltà economiche, disagi, dipendenze e che faticano ad esprimere una richiesta d’aiuto. Pensiamo alle famiglie provate dal grave lutto di un giovane figlio, che deve essere rielaborato pazientemente. Non dimentichiamo il dramma, spesso silenzioso, della violenza in famiglia che necessita ascolto e intervento competente. Nelle nostre famiglie se un membro è ammalato, tutti se ne devono prendere cura, così anche nella comunità cristiana. Dobbiamo imparare una vicinanza discreta ma reale verso chi ha il cuore spezzato, come fa Dio con noi (cfr. Sal 34,19). Questa è Misericordia» (pag. 114).
Link alla pagina dell'inserto NOIinfamiglia di domenica 30 aprile 2023 dove è possibile leggere il resoconto degli altri laboratori della XXIV Settimana Nazionale di Studi sulla spiritualità familiare e coniugale.


G. Grandi (ed.), Ascoltare, condividere, orientarsi. Metodo e soluzioni pratiche per gruppi e comunità in cammino
https://vocazioni.chiesacattolica.it/ascoltare-condividere-orientarsi/

Materiali utili

Avviso preti per SDN 2023

SERVIZIO DIOCESANO

PER L'ACCOMPAGNAMENTO

DEI FEDELI IN CONDIZIONE DI SEPARAZIONE, DIVORZIO, NUOVA UNIONE

Per dare attuazione alle direttive del Sinodo si intendono promuovere alcuni incontri di formazione per i sacerdoti disponibili ad avviare nuovi percorsi personali e comunitari, per accompagnare i fedeli in condizione di separazione, divorzio e nuova unione.
Sarà importante contestualmente individuare e segnalare singoli laici, coppie di sposi, consacrati/e, oltre a persone che abbiano vissuto personalmente l’esperienza della separazione, disponibili a formare le equipe che potranno accompagnare i diversi momenti di questo cammino di fede.
Chi fosse interessato può contattare l’Ufficio per la Pastorale della Famiglia (031 5370218 - ufficiofamiglia@diocesidicomo.it ), o direttamente don Luigi Savoldelli, referente per questo nuovo Servizio diocesano, luigi.savoldelli@diocesidicomo.it cell. 380.2069393 (anche tramite messaggio WA).

CONSIGLI PER LA LETTURA/VISIONE

6-Un-meraviglio-poliedro-per-sito

Il Convegno Nazionale Vocazioni 2023 si è tenuto in presenza dal 3 al 5 gennaio sul tema 'Un meraviglioso poliedro' (Christus vivit, 207).

Consulta online i materiali del Convegno:
https://vocazioni.chiesacattolica.it/convegno-nazionale-vocazioni-2023-2/

60ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni - domenica 30 aprile 2023

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA 60ª GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI https://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/vocations/documents/20230430-messaggio-60-gm-vocazioni.html

Video realizzato per la 60a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Quest'anno, anche pensando al cammino di andata e ritorno dalla prossima GMG di Lisbona, abbiamo chiesto ai giovani di declinare per noi alcune parole della vocazione. https://www.youtube.com/watch?v=eKTwfPNTmJ0&t=3s

Articolo apparso su Avvenire a cura di Matteo Liut "Giornata per le vocazioni: le iniziative delle diocesi, la voce dei giovani" https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/giornata-di-preghiera-per-le-vocazioni

Proponiamo una selezione di testi interessanti e utili per la pastorale familiare


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