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Newsletter Ufficio per la Liturgia - nr. 06 del 22 settembre 2023
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Como - Sondrio
Scuola Diocesana di Musica e Liturgia:
offerta formativa 2023/2024
Sono aperte le iscrizioni per la Scuola diocesana di Musica e Sacra Liturgia “L. Picchi” della nostra diocesi. L’offerta formativa, per l’Anno Accademico 2023-2024, è molto varia e – per quanto possibile – completa, per formare operatori competenti nell’ambito della musica per la liturgia e dell’animazione liturgica.
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Il modulo va compilato e inviato via mail all’indirizzo liturgia@diocesidicomo.it. Per ulteriori informazioni, o per valutare eventuali necessità particolari in merito ai piani di studi, si può inviare una mail a questo stesso indirizzo.
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Per i nuovi candidati e per chi è già in esercizio
Ministri Comunione:
nuovo triennio (per tutti!). II Avviso
Il 30 Settembre 2023 si concluderà per tutti i ministri straordinari della Santa Comunione operanti in Diocesi il mandato conferito dall’Ordinario diocesano (indipendentemente da qualsiasi data di inizio del ministero). Tale mandato era già stato prorogato di un anno, tenendo conto del tempo della pandemia.
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E’ il momento di presentare le richieste di rinnovo e quelle relative agli eventuali nuovi candidati.
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Le domande per il triennio 2023 – 2026 dovranno essere rivolte all’Ordinario ma recapitandole all’Ufficio per la liturgia in Seminario (a mano o per posta o tramite scansione completa e leggibile inviata come allegato per posta elettronica) entro il 10 Ottobre 2023.
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dalla Segreteria del Sinodo
In preghiera per il Sinodo dei Vescovi
Senza Preghiera non ci sarà Sinodo
Con una lettera indirizzata ai vescovi ed eparchi di tutto il mondo, il cardinale Mario Grech, Segretario Generale della Segreteria Generale del Sinodo, invita i fedeli di tutto il mondo a partecipare con la preghiera alla XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si aprirà in Vaticano il prossimo 4 ottobre.
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Con questa lettera il Segretario Generale intende ricordare che l’Assemblea sinodale è innanzitutto un evento spirituale, di preghiera e di ascolto dello Spirito Santo, vero protagonista dell’evento. Per facilitare la partecipazione e sollecitare il sostegno con la preghiera dei membri dell’assemblea da parte delle comunità locali, la Segreteria Generale del Sinodo ha preparato una serie di testi che proponiamo anche alle comunità della nostra Diocesi.
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Cliccando qui potete scaricare i materiali utili per la preghiera.
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Verso i ministeri istituiti:
lettori, accoliti e catechisti
NOTA PASTORALE DEI VESCOVI LOMBARDI
Lettore, accolito e catechista possono essere sia uomini che donne sopra i 25 anni di età e saranno istituiti in modo permanente dai vescovi dopo un periodo di formazione. Recependo gli interventi di Papa Francesco – il Motu Proprio “Spiritus Domini" e il Motu Proprio “Antiquum Ministerium” -, la Conferenza episcopale lombarda ha elaborato una Nota per orientare la prassi concreta delle Chiese della nostra Regione Ecclesiastica.
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Riprendendo la Nota predisposta dalla Conferenza Episcopale Italiana vengono in particolare delineati i compiti dei tre ministri. Il lettore proclama la Parola di Dio nell’assemblea liturgica, in primis nella celebrazione eucaristica; potrà avere un ruolo anche nelle diverse forme liturgiche di celebrazione della Parola, della liturgia delle Ore e nelle iniziative di (primo) annuncio. Prepara l’assemblea ad ascoltare e i lettori a proclamare i brani biblici, anima momenti di preghiera e di meditazione (lectio divina) sui testi biblici, accompagna i fedeli e quanti sono in ricerca all’incontro vivo con la Parola.
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L’accolito è colui che serve all’altare, coordina il servizio della distribuzione della Comunione nella e fuori della celebrazione dell’Eucaristia, in particolare alle persone impedite a partecipare fisicamente alla celebrazione. Anima, inoltre, l’adorazione e le diverse forme del culto eucaristico.
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Il catechista cura l’iniziazione cristiana di bambini e adulti, e accompagna quanti hanno già ricevuto i sacramenti nella crescita di fede. Può coordinare, animare e formare altre figure ministeriali laicali all’interno della parrocchia, in particolare quelle impegnate nella catechesi e nelle altre forme di evangelizzazione e cura pastorale.
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I candidati ai “ministeri istituiti” possono essere sia uomini che donne, devono avere almeno 25 anni ed essere «persone di profonda fede, formati alla Parola di Dio, umanamente maturi, partecipi alla vita della comunità cristiana, capaci di instaurare relazioni fraterne e di comunicare la fede sia con l’esempio che con la parola».
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Saranno istituiti dal vescovo dopo un tempo di formazione da parte di una équipe diocesana. Al termine della fase di discernimento vocazionale e di formazione, i candidati saranno istituiti con il rito liturgico previsto dal Pontificale Romano. Il mandato verrà conferito per un primo periodo di cinque anni, rinnovabile previa verifica del vescovo che, insieme ad un’équipe preposta a questo, valuterà il cambiamento delle condizioni di vita del ministro istituito e le esigenze ecclesiali in continuo mutamento.
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Per la nostra Diocesi si apre ora una fase di studio del documento e di sensibilizzazione delle Comunità, a partire dalla necessità di riscoprire, per ognuno, la comune vocazione battesimale ad essere “sacerdoti, re e profeti”.
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In modo particolare si segnala già una iniziativa di formazione, che vuole essere già un punto di partenza per attuare la nota dei nostri vescovi.
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In serata (ore 20.45, orario da confermare)
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In presenza (Como) e ONLINE
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Per sacerdoti, diaconi, membri dei Consigli pastorali vicariali e parrocchiali
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seguiranno a breve indicazioni dettagliate
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XXV Domenica del Tempo Ordinario – A
La parabola dei lavoratori chiamati a diverse ore del giorno a lavorare nella vigna assume nel Vangelo un preciso significato: fa capire quali siano i criteri del Regno di Dio che Gesù va annunciando, mostrando la distanza tra i criteri di Dio e i criteri degli uomini. Ed è proprio l’elemento “sorpresa” che suggerisce qualcosa del “mistero del Regno” e dell’atteggiamento che viene richiesto al discepolo. Anche per il profeta, nella Prima Lettura, Dio si mantiene libero, e proprio per questo sfugge ad ogni tentativo umano di catturarlo. Egli è accessibile solo nell’atteggiamento della fede, che è ricerca e non sicurezza, attesa e non manipolazione.
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Nella Seconda Lettura Paolo comunica la sua gioia di appartenere a Cristo, di essere suo testimone. Essa chiede anche alla Comunità cristiana di oggi di vivere nella gioia la scelta di seguire Cristo, nel segno di un servizio obbediente.
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Il rimprovero fondamentale che viene fatto al padrone della vigna (Dio) è la sua mancanza di giustizia, rimprovero già formulato dal figlio maggiore al padre della parabola della misericordia (Lc 15,29-30), rimprovero dei “buoni” Giudei nel sentire la dottrina della retribuzione (Ez 18,25-29), rimprovero di Giona per il perdono accordato da Dio a Ninive pagana (Gio 4,2).
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