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Newsletter Ufficio per la Pastorale della Famiglia - nr. 08 del 06 ottobre 2023
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In evidenza
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FAMIGLIE, LODATE DIO!
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«Gli sforzi delle famiglie per inquinare meno, ridurre gli sprechi, consumare in modo oculato, stanno creando una nuova cultura. Il semplice fatto di cambiare le abitudini personali, familiari e comunitarie alimenta la preoccupazione per le responsabilità non assolte da parte dei settori politici e l’indignazione per il disinteresse dei potenti. Va notato quindi che, anche se ciò non produce immediatamente un effetto molto rilevante da un punto di vista quantitativo, contribuisce a realizzare grandi processi di trasformazione che operano dal profondo della società» (n. 71).
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Coerente con l’impostazione annunciata dieci anni fa nella Evangelii gaudium, Francesco non bada alla “quantità” dei cambiamenti ma alla “qualità” dei processi e all’affidabilità di chi li mette in opera: «non ci sono cambiamenti duraturi senza cambiamenti culturali», e «non ci sono cambiamenti culturali senza cambiamenti nelle persone» (n. 70).
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Di questi cambiamenti profondi e realmente rivoluzionari è in larga misura protagonista la famiglia: di questo è convinto il card. Zuppi, presidente della CEI, che prima di intervenire sulla Laudate Deum il 25 settembre ha aperto i lavori del Consiglio permanente con un’introduzione piena di “famiglia” e di relazioni famigliari, a cominciare dalla constatazione (mai scontata) che tutti «apparteniamo alla stessa famiglia umana».
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Di seguito alcuni passaggi più rilevanti in riferimento alla famiglia.
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La società italiana non è in pace
Coinvolti in questa comune appartenenza e nella rete di relazioni che la concretizza vediamo anzitutto i riscontri positivi: «tante famiglie hanno dato disponibilità per accogliere i bambini ucraini… Una decina di minori stranieri non accompagnati sono stati inseriti in famiglie affidatarie…» Ma vediamo pure tutta la violenza (femminicidi; rabbia e aggressività dei giovani) che mette in discussione «in profondità il nostro modo di essere famiglia, di vivere in una trama di relazioni».
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Si ripropone con forza il problema dell’educazione (che è) la quotidianità della vita della Chiesa… Non dobbiamo aver timore di fronte alle nuove generazioni. Abbiamo risorse profonde, un’umanità che si mette al servizio dei più giovani. Abbiamo un tesoro di vita e di senso… Penso in primis ai genitori, a quanti, cioè, hanno la gioia e la responsabilità di educare la prossima generazione. Occorre profondere uno sforzo almeno pari a quello dell’iniziazione cristiana nei confronti dei genitori e degli adulti in generale. In realtà sono loro i veri educatori con il loro stile di vita, con i “sì” e i “no” su cui basano la propria vita ancor prima di trasmetterli ai figli.
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(«L’“Evaporazione del padre” è il tratto costitutivo del nostro tempo», dice Recalcati) - trovate indicazioni ad un suo podcast più sotto.
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Sotto la pressione degli ultimi eventi, si torna oggi a parlare di “educazione affettiva” dei giovani. Per noi la persona è una realtà unica e complessa, la cui affettività è in dialogo con il corpo e il suo sviluppo, con la mente e le sue conoscenze, con il cuore e i suoi valori. Forse è tempo perché anche noi credenti troviamo il coraggio di parlare di sessualità senza infingimenti, nella prospettiva dell’integrazione tra vita umana e vita spirituale. L’educazione all’affettività nasconde infatti un’esigenza ancora più profonda: l’educazione alla vita interiore, all’incontro con le profondità di sé stessi.
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La compassione per le folle in una Chiesa più familiare
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Non dobbiamo interrogarci su come la Chiesa possa più essere famiglia? Su come le nostre comunità possano essere familiari, accoglienti, fraterne? Non solo interrogarci, ma vivere una corrente di simpatia umana, che trasmetta affezione e compassione. La Chiesa è anzitutto comunità, famiglia, dimensione domestica, personale, di relazione, perché solo così sapremo educare i giovani e trovare uno spazio per tutti nella loro diversità. Papa Francesco ha ripreso nella Fratelli tutti alcune sue belle parole: la Chiesa è «una famiglia tra le famiglie – questo è la Chiesa… Una casa con le porte aperte. La Chiesa è una casa con le porte aperte, perché è madre».
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A questo link potete leggere la prefazione redatta dal card. Zuppi al libro "Amare per credere" di don Francesco Pesce.
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L'autore sarà a Como presso il Seminario Vescovile domenica 19 novembre a presentare il suo testo.
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L’incontro inizia alle ore 17.00 ed è aperto a tutti (sarà possibile seguirlo anche in diretta streaming).
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Nei prossimi giorni sul sito dell'ufficio famiglia saranno disponibili la locandina e le modalità di iscrizione sia per chi parteciperà in presenza sia per chi seguirà in streaming.
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CHE COSA CERCATE?
Nei Vicariati stanno ripartendo i percorsi in preparazione al matrimonio.
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Che cosa cercano le nostre coppie?
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Nel mese di novembre verrà presentata la proposta per chi accompagna (sacerdoti, coppie guida, consacrati/e) le coppie al matrimonio cristiano.
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Per gli adulti che chiedono la Cresima (anche in vista del matrimonio) segnaliamo il percorso che a breve ripartirà a Como per i vicariati della città e limitrofi.
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CONSIGLI PER LA LETTURA/VISIONE
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Proponiamo una selezione di testi interessanti e utili per la pastorale familiare
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